Nella baia di Mont-Saint-Michel, nel cuore del Marais de Dol-de-Bretagne sorge le Mont-Dol, un sito naturale ideale dove non mancano le leggende. Questo luogo un tempo fungeva da protezione per il popolo, era un luogo in cui ci si sentiva come protetti dagli dei. Per godere di una vista mozzafiato sulla baia di Mont-Saint-Michel e sulle paludi, vi invitiamo a salire sulla sua collina.
L'assedio e gli artigli del diavolo a Mont Dol
Quando le leggende
lasciare segni!Il posto del diavolo
È sulla roccia, vicino alla Cappella di Nostra Signora della Speranza, che il Diavolo prese posto per osservare uno dei suoi nemici, Saint-Samson, che stava costruendo una grande chiesa, oggi la Cattedrale di Dol-de-Bretagne. E fu da questo assedio che il Diavolo, irritato dalla costruzione di questo monumento, prese una pietra e la scagliò contro l’edificio per schiacciarlo, ma aveva calcolato male la traiettoria e la pietra distrusse solo la cima della torre nord. Per questo motivo manca la parte superiore della torre. La pietra terminò il suo percorso nel campo di Dolent e diede il nome all’omonimo menhir.
Vi invitiamo a sostare nei pressi del sedile e ad osservare la vista su tutta la baia di Mont-Saint-Michel.
La tradizione assicura che quando Satana si aggirava nella regione, faceva passi da gigante e passava così dalla valle di Mireloup a Plerguer a Mont-Dol, e da Mont-Dol a Mont Saint-Michel. Il piede del Diavolo è la traccia lasciata dai suoi passi durante questo cammino.
Gli artigli del diavolo
Su questa stessa roccia, si possono vedere altri segni, questi sono gli artigli del diavolo. Sono i resti della lotta del Diavolo con il suo più temibile nemico, l’Arcangelo San Michele.
La leggenda di questo combattimento:
Dopo che il Diavolo aveva costruito l’abbazia di Mont Saint-Michel e contemplava con orgoglio la sua opera, l’Arcangelo Saint-Michel lo sfidò a costruire un’analoga meraviglia; egli si pose sulla cima del Mont-Dol e, in una sola notte, costruì un gigantesco palazzo di cristallo, che risplendeva al sole nascente. Il Diavolo, sconfitto e disilluso, stava per distruggere la propria opera quando San Michele gli propose di scambiare i rispettivi capolavori, cosa che fu immediatamente accettata. L’Arcangelo Michele prese possesso della montagna, che oggi porta il suo nome, mentre il Diavolo si trasferì nello splendente castello dell’Arcangelo. Ma le pareti, che sembravano fatte di cristallo, erano in realtà di ghiaccio, che il sole scioglieva al suo sorgere. Alla fine della giornata, tutto ciò che rimaneva era una pozza di ghiaccio. Non c’è bisogno di descrivere la rabbia di Satana, che si rende conto di essere stato ingannato. Il loro combattimento fu feroce e il Diavolo, precipitato dal suo avversario, lasciò il segno di quegli artigli sulla roccia mentre cercava di aggrapparsi ad essa prima di cadere ai piedi del Monte Dol.
Il Diavolo non è l’unico ad aver lasciato la sua impronta sul Mont-Dol, l’Arcangelo vittorioso, che con un balzo salì sul Mont Saint-Michel; l’impronta del suo piede è ancora visibile nel granito, a sud-est della torre della Vergine. Si dice che in passato i giovani che desideravano sposarsi entro l’anno venissero a mettere il piede su questa impronta. È anche dal suo piede che l’Arcangelo Saint-Michel fece scaturire la sorgente inesauribile che alimenta lo stagno in cima al tumulo.
E se in una giornata di vento sentite un urlo, probabilmente è il Diavolo che cerca di aggrapparsi alla roccia…
Nota: proprio in cima all’abbazia di Mont Saint-Michel, si può vedere la statua dell’Arcangelo Saint-Michel che vince il Diavolo.
Cappella di Sant'Anna
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